Il piccolo abitato sorge su di una collina di fronte al Monte Vulture. Le sue origini risalgono ai Longobardi a cui seguirono i Normanni; rimase per un periodo di tempo abbandonato fino a quando nel 1482 fu ripopolato da una colonia albanese. GINESTRA conserva ancora oggi costumi e lingua albanese, mentre il rito greco-ortodosso è stato abolito nel 1627 dal vescovo di Melfi, Diodato Scaglia.Il nome del paese pare derivi dalla pianta di ginestra assai diffusa nel territorio. Fu frazione di Ripacandida fino al 1965 quando, il paese, ottenne l’autonomia amministrativa. Di grande pregio artistico è la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli del 1588 che ricostruita nel 1938 ha perso gran parte dei caratteri originali, all’interno sono conservati un coro ligneo del XVIII sec. ed un affresco del 1500 raffigurante la Madonna. Interessante da visitare è anche la chiesa di San Nicola costruita nel 1500, nel cui interno è conservata una tela raffigurante la Pietà. Il territorio è ricco di vigneti e uliveti dai quali si ricavano pregiati vini ed oli di ottima qualità.
English language
This small villane rises on a hill facing Mount Vulture. Its origins date from the Longobard domination that was followed by Norman governance. It was abandoned until 1482, the year in which it was repopulated by an Albanian colony. The inhabitants of GINESTRA still preserve the Albanian traditions and speak their dialect while the Greek-Orthodox rite was abolished by Diodato Scaglia, bishop of Melfi, in 1627. The name of the village probably derives from the Italian word “ginestra”(the broom plant)which is widespread throughout the territory. It was a hamlet of Ripacandida until 1965, the year in which the village became an autonomous municipality. Of great artistic interest, the “Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli” (Church of St.Mary of Costantinople), dating from 1588, lost its previous characteristics when it was rebuilt in 1938. It houses an 18th-century wooden choir and a fresco dating from 1500 depicting the Madonna. Noteworthy is the”Chiesa di San Nicola”(Church of St.Nicholas) built in 16th century, housing a canvas depicting the Pietà. The territory abounds in grapevine plantations and in olive groves from which high-quality wine and oil are produced.